24 marzo 2008

19 marzo 2005 e altri ricordi sparsi


Andammo insieme a Roma, per manifestare, per la pace, contro la guerra in Iraq.

Ci avventurammo col treno speciale organizzato da Rifondazione. Un lungo viaggio per un brevissimo soggiorno romano. Partenza il 18 marzo sera dalla stazione di Catania, rientro il 20 marzo mattina.

Eravamo felici e spensierati. Felici di renderci utili, di andare a manifestare in nome dei nostri ideali, del nostro Partito, in rappresentanza del nostro Circolo La Locomotiva di Acireale. I compagni: Turi Bella, Diana Bella, Andrea Monaco ed io.

A Villa San Giovanni l'accoltellamento di alcuni compagni di Catania da parte di alcuni fascisti. Il treno si fermò. Polizia. Ambulanza. E noi nel nostro scompartimento ci sentivamo però sicuri.

Poi finalmente l'arrivo a Roma. L'incontro col compagno Davide Pappalardo, acese-locomotivese già allora emigrato a Roma per lavoro, che ci aspettava alla stazione. La manifestazione. Il lungo corteo e i tanti chilometri percorsi, ma nessuna stanchezza. Tra gli slogan, i momenti seri, le battute facevamo gruppo. Acireale era lì, era nei nostri passi: ci sentivamo rappresentanti non solo di noi stessi, dei nostri ideali, non solo dei compagni del nostro Circolo, ma anche di tanta parte della nostra città. C'era chi diceva no alla guerra, sì alla pace e ad un altro mondo possibile. E noi ci credevamo. Continuiamo a crederci.

Ancora anche tu Turi, lo so!

Sempre sorridente; le tue battute sempre pungenti, di un umorismo pulito.

La mia Guevara (che immaginavi "fatta al forno con le patate"), la mia "bratta" Gulliver Aprilia, le mie sciarpe... sempre una divertente parola per loro. Davide, che non voleva andare a Città del Vaticano a prendere per te i francobolli del Papa; Celine con cui ti divertivi a ridere; Vera, a cui dovevi portare dei gomitoli di lana per farti una sciarpa; la tua di sciarpa, lunghissima, colorata, particolare; il mercatino del libro usato: la tua scrittura incomprensibile per Giuseppe, la ricerca dei libri per Diana e Dario, la ricerca dei libri per la folla spesso nervosa che affollava la nostra piccola sede (pressandoci fisicamente e psicologicamente), il non trovarli che faceva subito scattare la richiesta d'aiuto al nostro elaboratore-archivio umano Celine; il rumore del tuo motorino che parcheggiavi sempre davanti al Circolo e la tua consueta frase ironica e autoironica ("sporchi comunisti") che annunciava il tuo arrivo. Per non parlare della tua consueta abitudine di andar via prima dalle riunioni perché c'erano Diana e Dario da andare a prendere o accompagnare, la spesa da fare, tua moglie che ti aspettava. Quante risate!!! Momenti indimenticabili. Ricordi indelebili per tutti noi: tuoi compagni di Partito, amici, ed anche tua seconda famiglia.

Ti stavi impegnando nella campagna elettorale, come sempre del resto. Davvero una figura di riferimento sempre presente. Anche per me a Roma, che ricevevo le tue telefonate con cui mi aggiornavi sulla nostra Acireale. Avevi detto che dovevamo impegnarci per questa campagna elettorale. Allora ti dico che lo faremo, continueremo a farlo anche per te. E alla fine gioiremo del successo o ci leccheremo le ferite per la sconfitta con te, sapendoti accanto a noi, in quella nostra seconda casa in via Tono 18.

Nella mia mente continua (quasi incessantemente) a suonare Bandiera Rossa; vedo noi compagni salutarti col pugno chiuso; vedo il dolore di una famiglia che con amore e grandissima forza si preoccupa di portare avanti i tuoi ideali, la tua volontà, prima di tutto; e così penso a come si può essere "comunisti fino alla fine".

*Alessandra*

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